2 Aprile 2022 – Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo

Dal 2008 tutto l’universo si è reso consapevole dell’autismo.
Su questa giornata e sulla parola autismo si è già detto tanto e io vorrei solo aggiungere che non esiste il bambino autistico, ma le persone affette da forme di autismo diverse.

Una diagnosi di autismo in genere viene diagnosticata entro i primi tre anni di vita del bambino, in questo caso si parla di diagnosi precoce. Talvolta una diagnosi può arrivare in età avanzata, per una serie di avvenimenti, non sempre valutabili.

L’AS.SO.RI. Onlus di Foggia è un fiore all’ occhiello per la comunità foggiana, che accoglie da sempre bambini, adolescenti e adulti dello spettro autistico con interventi personalizzati. La struttura offre figure professionali altamente qualificate, nel campo della riabilitazione, offrendo spazi/ambienti in grado di supportare i ragazzi e le loro famiglie.

Il mio pensiero come referente dell’inclusione va alla famiglia, e al momento in cui riceve una diagnosi dello spettro autistico: è una prova forte. Il bambino sognato, immaginato, voluto, all’improvviso non esiste più; la famiglia da questo momento inizia un percorso di accertamenti clinici che lo accompagnerà per tutta la vita. Le sensazioni sono tante: senso di inadeguatezza, di sconfitta, di crisi di coppia, di genitorialità, tra il figlio reale e quello immaginato.

Ma quali sono i passi che una famiglia è chiamata fare dopo una diagnosi di autismo, e quali stati emotivi vive alla luce di tutto questo?

La diagnosi di autismo, certificata dalla Asl di appartenenza territoriale, consiste in una serie di valutazioni neuro-psicologiche e fisiche e che in genere può concludersi con delle parole sconosciute per una famiglia, come disturbo dello spettro autistico lieve/moderato/grave, oppure solo con disturbo del linguaggio e della comunicazione e della relazione.

Per questo vorrei soffermarmi sul valore aggiunto della nostra scuola: la presa in carico dei bambini, anche al sotto dei tre anni, con diagnosi di autismo e l’attenzione alla famiglia, fulcro fondamentale per il successo di un percorso educativo personalizzato.

Il nostro sguardo si posa sui bambini come intervento precoce. Quando siamo di fronte ad una diagnosi entro i tre anni di età, la nostra scuola, dal nido all’ultimo anno della scuola primaria, ha nel proprio organico logopedisti e tecnici che si occupano ed accompagnano tutti i bambini con differente capacità comunicative, relazionali ed apprenditive.

La nostra struttura offre figure professionali quali logopedisti, educatori socio-pedagogici, tecnici ABA. È un osservatorio permanente per progettare interventi personalizzati altamente qualificati in sinergia con le famiglie, accompagnate da un servizio di parent training, che offre supporto e consulenza psicologica per favorire coerenza educativa di tutti coloro che faranno parte del progetto educativo del bambino in un fatto di corresponsabilità totale.

Ma cos’è l’intervento precoce e come si attua?

Da un’attenta osservazione del bambino tra i 12 ed i 18 mesi si possono cogliere segnali di rischio per i disturbi dello sviluppo della comunicazione e dell’interazione sociale, di fronte ai quali, dopo aver informato la famiglia ancora sprovvista di diagnosi, si mette in atto “un intervento precoce” di tipo psicoeducativo e di tipo cognitivo comportamentale.
L’AS.SO.RI. lavora da anni a questo approccio precoce con un’attenta osservazione per cogliere tutti i segnali di un’eventuale difficoltà.
Il metodo ABA, inoltre, è un esempio di metodo riabilitativo ed educativo, che è in grado di determinare modifiche comportamentali del bambino, costruendo programmi strutturati alle singole esigenze.

Il terapista ABA, figura professionale presente nella nostra scuola, è il responsabile dell’implementazione diretta dei programmi educativi e riabilitativi basata sull’analisi applicata. Con la supervisione mensile di un supervisore ABA si porta avanti il progetto educativo di un bambino non solo dello spettro autistico ma anche di una bambino con disturbo della relazione, del comportamento, dell’interazione.

L’AS.SO.RI., come realtà scolastica e territoriale, vive quotidianamente la giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo e il mese di aprile, mese dell’autismo, perché tutti i bambini e le bambine vivono lo loro giornata scolastica inclusiva.

Anche quest’ anno l’AS.SO.RI. c’è: nella giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo è stata attiva e partecipe con tante attività laboratoriali di cui tutti i bambini si sono resi protagonisti.
Quest’anno ha visto le sezioni nido coinvolte nella progettazione di laboratori inclusivi, collaborando in remoto con il micronido Girotondo di Deliceto, esperienza di crescita e di realizzazione con il territorio, mentre la scuola dell’infanzia ha partecipato attraverso la rielaborazione di una storia, che ha come protagonista un bambino di nome Flot… un bambino che vuole volare, messaggio inclusivo di rispetto nei confronti delle differenze.

La scuola primaria si è resa partecipe attraverso la realizzazione dei video del vivere la scuola nel rispetto delle differenze e restituire equità, negli apprendimenti e nelle relazioni.

I bambini e le bambine della prima classe hanno danzato sul brano di Jovanotti “L’ombelico del mondo”, simbolo dell’origine della vita, mentre la classe 3 ha piantato un albero nel giardino della scuola, simbolo di crescita e di fiducia nell’altro al di là delle proprie caratteristiche: ognuno si prende cura dell’albero e del proprio giardino emozionale.

È sempre un giorno di grande effervescenza per tutti noi, tecnici educatori, insegnanti e tutta la comunità educante che si muove in una osmosi di scambio e nella consapevolezza di esserci: ma non solo il 2 APRILE che per noi è tutti i giorni.

Ogni giorno c’è movimento, c’è interazione, c’è gruppo, c’è pari opportunità che faticosamente si realizza come un puzzle di tanti pezzi; è l’insegnante che offre un pezzo che consegna giorno per giorno al bambino, lasciando traccia di un progetto educativo che garantirà una qualità di vita piena e ricca di significato.

 

Dott. ssa Francesca Virgilio
Referente inclusione
Pedagogista clinico
AS.SO.RI.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *